“Una parte della legge ha trovato immediata applicazione, c’è poi una seconda parte che invece ha richiesto un incremento del finanziamento, quello che è stato disposto dal ministro Gualtieri: ora occorre procedere all’approvazione dei decreti attuativi, delle norme che consentono l’attuazione della legge nella parte relativa all’assistenza agli orfani”: così a 9colonne Anna Maria Busia, avvocata e redattrice del ddl da cui è nata la legge a tutela degli orfani dei crimini domestici, a margine di una conferenza stampa in Senato per fare il punto sullo stato di attuazione della legge a due anni dall’approvazione. Busia è la legale della famiglia di Dina Dore, uccisa nel 2008 in Sardegna su ordine del marito: alla conferenza ha preso parte anche la sorella di Dina, Graziella, tutrice della figlia oggi dodicenne. “È importante – aggiunge – che si intervenga su tutta la legislazione che cerca di rimediare a un vuoto legislativo importante nel nostro sistema, cioè quello della tutela delle vittime. Ma il grande lavoro che questo Paese deve fare è di tipo culturale, ed è importante che su questo tema e su quello delle violenze in generale ci sia un lavoro da parte di tutti, a partire dalle scuole primarie”. (PO / Roc)
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