Riflettendo sull’intervista pubblicata oggi su “L’Unione Sarda”, non posso che sentirmi ancor più motivata a proseguire nella mia campagna elettorale per il consiglio regionale della Sardegna. Dopo cinque anni lontana dalla politica attiva, dedicati esclusivamente alla mia professione di avvocata, nonché agli impegni familiari come mamma e nonna, sento che il richiamo a servire la mia terra e la mia gente è più forte che mai.

La nostra Isola si trova di fronte a sfide complesse e urgenti, tra cui spiccano lo spopolamento e la disoccupazione giovanile. È fondamentale, ora più che mai, che la politica ponga al centro delle sue azioni il futuro delle nuove generazioni, garantendo loro non solo il diritto a un lavoro dignitoso ma anche a una casa, in linea con quanto ho sempre sostenuto e per cui continuerò a battermi.

L’incontro con gli imprenditori locali ha rafforzato la mia convinzione sulla necessità di creare un ponte solido tra domanda e offerta di lavoro, evidenziando la discrepanza tra le competenze richieste dal mercato e quelle offerte dal sistema formativo attuale.

Questo aspetto sottolinea l’urgenza di interventi mirati da parte della politica per rilanciare l’economia sarda, valorizzando le risorse locali e attrarre investimenti che possano generare occupazione sostenibile.

In merito all’autonomia differenziata, condivido le preoccupazioni espresse: un’applicazione non equilibrata di questo principio rischia di accentuare le disuguaglianze già esistenti nel nostro Paese, penalizzando ulteriormente regioni come la Sardegna, già sfavorite dalla loro condizione geografica.

È mio impegno oppormi a qualsiasi forma di disparità e lavorare per garantire che la nostra isola non venga lasciata indietro.

Sull’insularità e la continuità territoriale, concordo pienamente che esistano esempi virtuosi all’estero, come le Baleari e la Corsica, dai quali possiamo trarre ispirazione per migliorare il trasporto di persone e merci, fondamentale per lo sviluppo economico e turistico della Sardegna.

Infine, la questione della sanità territoriale tocca una corda particolarmente sensibile. È inaccettabile che l’accesso ai servizi sanitari diventi fonte di preoccupazione per i cittadini. La mia lotta per un sistema sanitario efficiente, che metta al centro il benessere dei pazienti e il valore del lavoro dei nostri medici, è e sarà sempre in prima linea nel mio programma.

La strada da percorrere è ancora lunga, ma sono convinta che, insieme, possiamo costruire una Sardegna più giusta, inclusiva e pronta a offrire opportunità reali a tutti i suoi abitanti.

Con il vostro sostegno, sono pronta a raccogliere questa sfida.


Anna Maria Busia Candidata al Consiglio Regionale della Sardegna Elezioni 2024 #NeroSuBianco
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