Quando mi chiedono (e capita spesso in questa campagna elettorale) quando ho iniziato a fare politica, io non so cosa rispondere.
Da sempre, mi verrebbe da dire, da quando mio padre mi portava in giro insieme al resto della famiglia in giro per la Sardegna ed ero piccolissima.
Credo di essere stata, almeno una volta in ogni paese dell’isola, a mille feste, a decine di tosature a non so quanti spuntini, quelli con le tavolate lunghissime.
Era la politica di un tempo, quella che faceva mio babbo, quella di un riferimento in ogni piccola comunità, quella fatta di ascolto costante, di contatto continuo e senza interruzioni, di sogni di Rinascita per la Sardegna.
I tempi sono cambiati, ma mio padre è sempre presente, ora, con me, anche in questa campagna elettorale.
In mezzo alle persone cui stringere le mani.
Con la sua meravigliosa agenda cartacea dove puoi trovare un mondo.
Grazie babbo, chissà cosa hai visto in quella bambina di un tempo, ma sicuramente la passione me l’hai trasmessa.
